Come da principio era ragionevole avere cautela su efficacia (almeno su contagio) di un vaccino verso una specie di virus conosciuti per dare facilmente reinfezioni a distanza di pochi mesi, così andrebbe usata cautela nelle aspettative per un vaccino tarato su BA.1 con

reinfezioni sintomatiche già numerose con BA.5 in persone guarite da BA.1 5-6 mesi prima (io ne ho un caso in famiglia ad esempio). Questo non significa che vaccini aggiornati non servano, ma probabilmente serviranno soprattutto per evitare casi gravi e morti specie nelle

categorie a rischio, e andrà considerato che a differenza di un anno fa buona parte (probabilmente la maggioranza) della popolazione non è più naive, addirittura non pochi hanno già avuto più di una infezione, per cui non credo che ci si possa aspettare ora chissà quale efficacia

al di là di quella di ridurre l’impatto sanitario di verosimili ondate successive che molto probabilmente i vaccini non eviteranno. Il tutto sperando che la circolazione di un nuovo patogeno non porti a conseguenze nefaste sulla salute che ancora potrebbero doversi manifestare,

L’entità di questa ondata estiva di COVID19 in termini di casi (non parlo di gravità e di impegno ospedaliero per ora) è francamente sorprendente, considerando anche che la sottostima adesso è enorme. Si fanno molti meno tamponi e il tasso di positività è alle stelle. Fare

Probabilmente se non ci fosse stato il COVID19 l’epidemia/pandemia da vaiolo delle scimmie avrebbe causato molto più allarme. Anche se la dinamica è più lenta quando i numeri dovessero salire a centinaia di migliaia al giorno ci si accorgerebbe di avere un bel problema. Perché